Trail Delle Orchidee - 3.00 Km
Dislivello (200 m)
7Dislivello (200 m)
7Dislivello (1650 m)
8Dislivello (3000 m)
7sa in montagna su sentiero segnalato (sentiero Bosco Flobia), per ragazzi dagli 8 ai 15 anni. Circa 3,5 km e 200m D+.
Short Trail delle Orchidee: percorso più breve con partenza dalla piazza di Forni di Sotto e arrivo sul Passo Pura. 20Km per un dislivello di 1650m.
Short Trail delle Orchidee: un invito all’alta montagna, una corsa di 20,2 Km, D+ 1650 m, D- 1000 m, da Forni di Sotto al Passo Pura.
Una salita di quasi 1000 metri per boschi di faggio ed abetaie per giungere all’incanto di Costa Batòn, ex casera trasformata in capanna alpina, dove la fatica del corpo si scioglie in felicità.
Dai 1800 metri di quota, isolati larici e mughete permettono squarci di vedute sulle selvagge Prealpi Carniche. Ma è 200 metri più in alto, raggiunto lo spartiacque tra Val Tagliamento e conca del Lago di Sauris, che lo scenario regala maggiori emozioni con il contorno frastagliato delle Dolomiti Friulane e valli profonde a sud, le severe vette delle Alpi Carniche e dei Tauri in fondo alle mille tonalità di verde di boschi e brughiere ed al turchese del lago a nord.
Per 4 Km, a 2000 metri di quota, il tragitto si snoda su aereo sentiero e panorama di incomparabile bellezza prima di tuffarsi attraverso rododendri, lariceti, abetaie e faggete ai 1417 metri del Passo Pura.
Trail delle Orchidee: una corsa in alta montagna, tra Carnia e Cadore in Alta Val Lumiei, un percorso ad anello (92% su sentieri e strade sterrate) sul bordo della splendida conca del Lago di Sauris, di Km 46 e D+3000, con partenza ed arrivo al Passo Pura.
Un magico itinerario negli spazi incontaminati delle Alpi Carniche su antichi sentieri tracciati dai valligiani per sostenere la povera e quasi del tutto abbandonata economia di montagna, per la fienagione, la silvicoltura e l'alpeggio, in un ambiente non ferito da tralicci e piloni per sciovie e assordato dall'escursionismo di massa, anzi il "regno del silenzio".
Paesaggi suggestivi pronti a regalarci emozioni indimenticabili, una tavolozza di colori per la ricchezza della flora e la costante vista (sul lato destro durante tutto il trail) del Lago di Sauris con la sua superficie di smeraldo che cambia tonalità al variare della luce e dell'ora: un forte invito a fermarci, ad osservare, ad assaporare un attimo di piacevole smarrimento.
Nella prima parte dell'itinerario si attraversano le fitte foreste di abete rosso e faggio che si estendono dal Passo Pura alla base della mole calcarea del Monte Tinisa, fino all'ameno pascolo di Casera Tìntina, dove lasciano il posto ai larici. Ma in breve, raggiunti i 1800 m di quota, ci si trova a percorrere le praterie della cresta sommitale che fa da spartiacque tra la Val Tagliamento e la conca di Sauris, fra macchie di rododendri, orchidee e scenari magnifici: le affilate creste delle Prealpi e la vista quasi aerea del paese di Forni di Sotto, le Dolomiti Orientali tra cui spiccano i Monti Pramaggiore, Monfalconi, Crìdola con Civetta, Pelmo, Antelao e Tofane in secondo piano.
Oltre il pascolo di casera Giaveàda (o Neveàde, 1684 m) si sale al Pian delle Streghe, altopiano morenico alle pendici Sud del Monte Bìvera dall'aspetto lunare, quindi alla Forca del Bìvera (2330 m) e poi per l'affilata cresta che conduce alla vetta del Clap Savòn (2462 m) punto più elevato del Trail delle Orchidee. Il percorso scende su ghiaione, mughete e boschi di larice verso l'incantevole comprensorio di Casera Razzo, attraversando malghe e praterie straordinariamente dipinte in cui spicca il colore fucsia dei rododendri.
Si passa quindi alla sinistra orografica della conca di Sauris, ancora su crinali erbosi dove la vista può spaziare sul lago e sulle montagne appena attraversate ma soprattutto a Nord Ovest sui Brentoni e a Nord sulle severe Dolomiti Pesarine con le Terze, La Creta di Mimòias, il Creton di Clap Grande, il Sièra, la Creta Forata ed il Monte Cimòn e, in lontananza, Cogliàns, Cjanevàte e le cime perennemente innevate dei Tauri. E ancora gli alpeggi delle malghe Festòns e Pièltinis dove tra un'esplosione di rododendri in fiore inizia la discesa al Lago di Sauris e ci si tuffa nuovamente nella foresta di abeti e faggi per uscirne 900 m più in basso sulla strada provinciale in località La Maina. Un ultimo sguardo alle smeraldine acque del lago prima di risalire, attraversata l'imponente diga e apprezzata la frescura di un centinaio di metri di galleria (illuminata), al Rifugio Tita Piaz.