Una gara trail a dir poco “vulcanica”: Ecco la Hoka Vesuvio Ultra Marathon

Tra le gare trail fu forse la prima ad annunciare l’impossibilità di svolgersi causa pandemia in corso. Oggi gli organizzatori della corsa in montagna annunciano il gran ritorno, con un pacco di novità. Si parla dell’ultra Trail del Vesuvio, che oggi si presenta con il nome nuovo di “Hoka Vesuvio Ultra Marathon”. Nel nome già parte delle novità targate 2021, per l’unica tra le gare trail 2021 italiane che letteralmente costeggia un cratere vulcanico nella pratica ancora attivo. Pochi giorni fa l’annuncio sui social delle nuove date, nella speranza che la situazione sia più “libera” rispetto all’anno scorso. “Libera è una parola grossa” dice non senza un certo grado di scaramanzia Giuseppe Miranda, organizzatore dell’evento. “In realtà, non abbiamo fatto altro che quello che stanno facendo un po' tutti gli organizzatori di gare trail, soprattutto nel nord, che hanno deciso di ripartire tenendo fede e rispettando il decreto sicurezza covid”

Domanda – La vostra gara è sicuramente tra le più attese, vista la particolarità della corsa su un vulcano. Avete dovuto modificare molte cose per ripartire, date le attuali normative anti-Covid?

trailrunworld.com

Risposta -  Noi forse siamo un poco più “fortunati” rispetto a tante altre gare, perché abbiamo un numero attorno ai mille partecipanti, che speriamo quest’anno sia in crescendo rispetto a quelli dell'anno scorso. Per questo non dovremmo avere grandi problemi da affrontare rispetto alle gare con molti più iscritti. Diciamo anche che per il momento le norme consentono una certa elasticità, il problema però è un altro. Per forza di cose verrà a mancare in sintesi quello che è il discorso della convivialità, quello spirito che ogni runner conosce benissimo…perché non ci sarà un terzo tempo sicuramente come l’atmosfera dell’arrivo tutti insieme il giorno antecedente la gara,  il villaggio, l'accoglienza. Ecco, non ci saranno tutte quelle belle cose che si possono vivere un po' il giorno prima della gara, mancheranno la convivialità, gli abbracci, i prodotti locali. Insomma tutta una serie di caratteristiche che probabilmente quest'anno verranno se non annullate del tutto, sicuramente notevolmente penalizzate. L’importante a questo punto è che si riparta con lo spirito di andare almeno a fare agonismo, correre e stare un poco tra di noi,  già questo ci sta bene, ci dobbiamo accontentare.

D - Ecco visto che la corsa a questo punto diventa ancora più “centrale” rispetto agli anni scorsi, possiamo raccontare un po' nei dettagli  com'è il vostro percorso?

R -  Allora il percorso in linea di massima è rimasto sostanzialmente lo stesso degli anni scorsi, non abbiamo avuto grosse difficoltà a causa delle restrizioni o altro, solo una piccola variazione, il tracciato sarà di 46 km qui si parla ovviamente della “ultra”, mentre la 23 km rimane invariata. Risaliremo sul “cono” che è la parte più affascinante e poi c'è la circumnavigazione del cono e quindi gli atleti andranno sui bordi di quello che è il cratere, quella parte lì ci sarà sempre nel percorso. Poi ci sarà anche la seconda punta della spallata del Monte Somma, quest’anno la perdita di qualche km ci ripagherà però con un maggior dislivello perché praticamente si percorreranno dei sentieri nuovi con nuovi punti panoramici e anche una bella “rampetta”. Insomma, chi è stato già da noi si ritroverà nella stessa dimensione, chi verrà per la prima volta non dovrà rinunciare a nulla. Rimane sempre la bellezza ed il brivido di costeggiare proprio il vuoto del cratere.

D – I percorsi presentano particolari tratti tecnici?

R - A parte le distanze, per cui c’è bisogno di un certo allenamento, è ovvio, si può dire che il tracciato non presenta grandi difficoltà di tipo tecnico. Il percorso è praticamente alla portata di tutti i trail runner con un minimo di esperienza. Noi abbiamo un concetto tutto particolare e è sempre legato alla fruibilità massima dei percorsi. Per questo le nostre gare sono adatte sia il esperto trail runner che a coloro che, pur allenati sulle distanze, non hanno grandi esperienze di tipo tecnico.

D – L’anno scorso proprio in questo periodo siete stati tra i primi organizzatori ad annullare la propria gara…

R – Sì, è v ero. La gara era previsto per il mese di maggio, e le prospettive non erano buone, l’ho capito subito io di professione sono medico. Avevamo preso questa decisione in largo anticipo proprio per non essere costretti a farlo negli ultimi giorni. Siamo stati anche tra i primi a decidere di rinnovare l’iscrizione all’edizione 2021 di diritto per chi lo avesse voluto, senza trattenere niente dal costo spese che avevamo già in parte sostenuto. Questo è stato un bene alla fine, perchè gli atleti forse hanno avuto un attestato di stima per questa nostra scelta hanno e nessuno ha chiesto il rimborso e per questo abbiamo già gli stessi iscritti che avevamo sulla gara l'anno scorso.

D – Oggi l’annuncio delle date per l’edizione 2021: pensate che sia comunque una iniezione di ottimismo per certi versi in un periodo come questo?

R – Mah, io cred che, in generale, sarà ancora ancora un po' così…noi comunque siamo più che ottimisti. Organizzare gare come la nostra significa inserirsi in un sistema innanzitutto di costi ed investimenti, come potrai immaginare in questo caso c'è un impegno di spesa non indifferente e per questo è necessario essere affiancati da sponsor di un certo rilievo…

D - …e qui arriva forse la vera novità di quest’anno, vero?

R – Sì, questo tipo di gare, senza alcun fine di lucro, sia chiaro, hanno bisogno di supporto, e noi fortunatamente quest’anno abbiamo potuto annunciare questa grande collaborazione con Hoka One One, tra le aziende più importanti in questo settore, che si occupa di scarpe tecniche. Non è una novità il fatto che quest’azienda sia stato vicino a noi negli ultimi anni, ma questa volta la collaborazione sarà di portata più ampia. Per questo motivo abbiamo anche rivisto il nome dell’evento, che oggi si chiama Hoka Vesuvio Ultra Marathon. Ne guadagneremo sicuramente in visibilità oltre che in fiducia, perché aziende come Hoka scelgono accuratamente le gare a cui dare supporto, e non parliamo solo di logistica o di materiale pubblicitario. Insomma, anche se abbiamo saltato un anno difficile, ora siamo pronti e carichi per questa nuova edizione che vedrà, ancora una volta, il nostro Vesuvio protagonista assoluto.

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