Una gara trail tra monti e mare: ecco la Faito X-Trail 2021

Una gara trail davvero unica nel suo genere, inserita nel calendario trail del mese di settembre. Stiamo parlando della Faito X-Trail, manifestazione che vede un percorso di circa 17 km con un dislivello positivo di 1400 metri.

“In realtà è stata la gara trail che ha dato inizio a tutta la nostra storia di eventi del Circuito Trail Campania” dice con orgoglio a Trailrunworld Michele Volpe, organizzatore storico della manifestazione e personaggio chiave del movimento trail running in Campania.

Domanda - ...quindi avrà sicuramente un valore particolare nel vostro calendario trail…

Risposta - Sì, sicuramente è così! Abbiamo realizzato la prima edizione della Faito X-Trail nel 2010 e nel 2011 abbiamo subito creato il Circuito Campania Trail con 4 gare. Oggi il circuito è cresciuto, come d’altronde tutto il comparto trail in Italia, e siamo arrivati a ben 13 gare, che spero riprenderemo tutte dopo un anno nefasto che ci ha bloccato tutti per i problemi che ben sappiamo.

D - Il percorso è rimasto sempre identico rispetto alla prima edizione oppure è cambiato negli anni?

 

trailrunworld.com

R - Sì, abbiamo cambiato molte cose da quella prima edizione del Faito X-Trail, negli anni il percorso ha visto varie diversificazioni. Prima si scendeva giù fino a Positano, e questo è avvenuto per le prime quattro edizioni. Dalla quinta edizione in poi, non siamo più passati di lì, ma abbiamo deciso  di partire da S. Maria del Castello con un itinerario che punta direttamente sul Monte Faito. Questo perché precedentemente la gara era forse troppo dura, e quindi l’abbiamo snellita un po’, alleggerendo anche il dislivello complessivo. In ogni caso, la Faito X-Trail resta la gara più dura di tutto il circuito. Basti pensare che in alcuni tratti si passa solo con l’aiuto delle corde. E’ praticamente una skyrace, ne ha tutte le caratteristiche anche se non la possiamo chiamare ufficialmente così perchè non superiamo i 2000 metri.



D - ...e allora Michele proviamo a raccontarlo questo percorso, soprattutto per chi non lo conosce

R - Certamente! Il percorso risulta come ho già detto poco fa particolarmente impegnativo, con un vero e proprio “vertical” a pochi chilometri dalla partenza. Alla fine della prima salita si arriva in località Croce della Conocchia, con il primo tratto in quota molto tecnico ed impegnativo. Infatti sono molti i tratti ripidi e difficili, e per questo raccomandiamo particolare attenzione per chi soffre di vertigini. Da lì, dopo alcuni tratti sali-scendi, si arriva al secondo tratto tecnico, in località Bandera, passando per il primo ristoro. Si sale poi di nuovo per arrivare alla zona dei ponti radio dove subito dopo c’è una discesa particolarmente impegnativa. Scendendo ancora, dopo il Santuario di San Michele si arriva finalmente al villaggio di Monte Faito. Il vero punto di forza è comunque il paesaggio, che in alcuni tratti spazia a 360 gradi sulla costa campana, con vista meravigliosa a partire dal Vesuvio fino ai primi promontori Calabria, passando per la penisola di Sorrento, le isole di Capri, Ischia ed i comuni di Positano insieme a quelli della costiera amalfitana.

D - Oltre alla gara ci sono anche iniziative collaterali, vero?

R - Si, in particolare abbiamo un programma per i bambini. Si tratta di un mini -trail, organizzato all’interno del Parco. E’ riservato ai piccoli dai 5 anni fino ai 16 anni di età. In questo modo si divulga anche il “verbo” del trail tra i più piccoli, ma è anche una possibilità in più per i genitori che vengono a gareggiare. Offriamo anche un servizio di baby-sitter, prendendo in carico i bambini all’inizio della gara e li portiamo all’arrivo dove possono aspettare le mamme e i papà guardando il traguardo. Un servizio questo molto apprezzato, sia dai piccoli che dai grandi!

D - Quali sono i vostri obiettivi di iscrizione?

R - Tra restrizioni e difficoltà varie dobbiamo tenerci a non più di 120-150 iscritti. Oltre non possiamo davvero contenere, soprattutto perchè per problemi di logistica e per garantire un'assistenza sicura ed efficace. E poi, chi arriva in Campania da noi si aspetta anche un “terzo tempo” degno delle nostre tradizioni. Sempre nei limiti di ciò che ci permette il regolamento in questa circostanza particolare, avremo nei ristori tutto porzionato e confezionato. per il pasta party però avremo ancora con noi lo chef Andrea Ruggiero, che è anche atleta. Lui ogni anno ci prepara un piatto tipico della zona e non vediamo l’ora di assaggiare la pietanza che ci preparerà! 



Condividi articolo