Trail del Mammut: si corre a L'aquila

Al via il 22 maggio 2022 la nuova edizione della trail del mammut, la sky race tutta abruzzese divisa in due percorsi, ancora da definire totalmente, ma certamente divisi per lunghezza e dislivello positivo.

21 Km e 1500 metri di dislivello positivo spettano agli atleti iscritti alla sky race, mente, per gli iscritti al percorso Trail, sono previsti solo 10,5 Km e 750 metri di dislivello. Una competizione immersa tra le rocce dell’appennino, in una “selva selvaggia” unica nel suo genere che sa donare le giuste emozioni a chi ha la fortuna di deliziarne gli occhi.

Il percorso della Trail del Mammut

La sky race del mammut (la cui scheda della gara è accessibile qui su Trailrunworld) è sicuramente una competizione impegnativa per via del terreno prevalentemente roccioso e dei dislivelli senz’altro impegnativi ma resta, per gli appassionati di trail running, un percorso emozionante che solo l’appennino può offrire.

trailrunworld.com

Punto di partenza designato, come nelle precedenti edizioni, è il centro di Cese di Preturo, a poco meno di 10 Km da L’aquila, uno sprint iniziale di 9 Km in cui si affrontano tutte le tipologie di terreno fino ad arrivare sulla vetta di Monte Calvo. Dopo la suggestiva vista e la fatica per giungerci, ci si ritrova d’avanti ad una discesa leggermente più tecnica rispetto al percorso affrontato fino a questo punto, ma per lo più percorribile di corsa. Alla fine dell’entusiasmante discesa è la volta del bosco in cui numerosi cambi di dislivello si concludono in single track singolari nel loro genere tra flora e rocce per poi giungere in definitiva, dopo 11 Km al punto d’arrivo, designato alle spalle del punto di partenza.

Le iscrizioni sono già aperte e molti sono gli atleti già iscritti nonostante ancora i percorsi non siano definiti del tutto dallo staff organizzativo.

Lupi solitari, squadre intere, rappresentanti di associazioni sportive, delegati ed altre figure di corridori, fremono per la competizione del 22 Maggio che, per via del sentiero tortuoso e poco semplice da praticare la rende molto interessante come “mezza trail” ed allettante per chi solitamente corre le ultra da 70 Km.

Consigli per la gara

Sebbene sia del tutto possibile essere un trail runner per tutta la vita senza mai appuntare un numero da concorrente al petto, molti corridori alla fine si ritrovano attratti dalla linea di partenza. Ad alcuni piace semplicemente l'idea di riunirsi nei boschi con persone che la pensano allo stesso modo sulla salute, sulla nutrizione e sull’attività fisica, soprattutto estrema come le discipline endurance, appunto. Altri sono spinti dalla compulsione di testare i propri limiti fisici in un ambiente giusto per farlo, poiché solitamente le palestre sono sempre a percorso immaginario, in cui gli atleti allenano le stesse parti del corpo ma svolgendo azioni diverse dal trail running.

Per chi corre già da un po', la configurazione dell'attrezzatura, insieme all’approccio alla nutrizione e all'idratazione, dovrebbe funzionare bene per una gara trail di 5 o 10 km, non di più, ed il giorno della gara non è sufficiente né è il momento di tirare fuori delle scarpe nuove o mangiare un “carburante” completamente diverso, poiché molte cose saranno diverse, quindi sarebbe bene pianificarle. 

È necessario sapere sempre la direzione e la meta ed allo stesso tempo conoscere il percorso per raggiungerla e quindi conoscere le sezioni di una competizione in cui si potrebbe andare in stress fisico o psicologico poiché fattori come i profili di altitudine e le condizioni del percorso o le condizioni atmosferiche possono rendere le gare della stessa distanza notevolmente diverse in termini di difficoltà. I corridori che si concentrano sul ritmo, non sulla frequenza cardiaca, rischiano il burnout energetico e quindi il ritiro prematuro dalla competizione o l’aumento di rischio di infortunio per via del carico sulle gambe gestito in modo errato.

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