Le gare trail e la passione per la montagna: la vita da atleta di Irene Zamboni

Le gare trail e gli sport in montagna in genere sono sicuramente la sua passione. Lo si percepisce immediatamente nelle parole, nelle descrizioni delle emozioni che prova quando è in giro per sentieri e tracciati in quota. “Tutto il tempo libero che ho lo passerei volentieri sempre all'aperto in montagna, e non sicuramente al centro commerciale! Mi piace anche tanto andare da sola, mi piace assaporare la solitudine in montagna, i profumi della natura e tutti i suoni che si percepiscono… Insomma mi piace tutto quello che è natura!” A parlare con una allegra serenità viva, è Irene Tamboni, 39enne bancaria della provincia di Trento, fresca 1° classificata di categoria nell’Ipertrail Corsa della Bora, uno dei primi eventi del calendario trail 2022 e che si svolto nel fine settimana di gennaio post Epifanìa. 

Domanda: Irene, allora parliamo di questa tua impresa alla Corsa della Bora. Com'è com'è andata? Quali sono i tuoi pensieri oggi a distanza di qualche giorno dall’evento?

R - Premetto, questa gara l’ho fatta anche l'anno scorso, e quindi sapevo a cosa andavo incontro! Mi era tanto piaciuta, soprattutto l’idea di valicare i confini per passare in Slovenia e poi ritornare in territorio italiano. Così ho pensato “perchè no?”Eh sì, diciamo che è stata un’impresa nel senso che la temperatura è sempre piuttosto rigida in questo periodo, ma almeno quest’anno ho avuto la fortuna di non avere il vento di Bora… perché lo ricordo quel vento, a dir poco freddissimo, anche se sono abituata al freddo, non mi fa paura. Devo dire che mi sono saputa gestire, ed è una cosa molto importante in montagna. Non è così semplice, perché devi stare attento a vestirti in modo adeguato, dosare bene l’alimentazione che è fondamentale. Io generalmente non mangio nulla durante la prima ora e mezza, bevo e basta. Poi, inizio a mangiare qualcosa ogni ora, per evitare che il corpo vada in crisi di calorie. Quest’anno poi è stato tutto un po’ strano all’inizio, perchè non c’è stato un vero e proprio “Start: Pronti-attenti-via!”. Con le partenze scaglionate in questo mdo non sapevi mai bene chi avevi davanti e chi dietro. Comunque diciamo che l'ho fatta impegnandomi al massimo!

D - Possiamo fare una sorta di cronaca della tua gara? 

trailrunworld.com

R - Certo, ti racconto com’è andata! Allora, la prima parte ho avuto ottime sensazioni, sono riuscita a correre praticamente sempre, superando bene anche qualche salita impegnativa. Poi dal ventesimo chilometro in poi è stata più impegnativo con almeno un paio di salite ripide. Io poi, per scelta non avevo portato i bastoncini, perché avevo voglia di essere più libera nei tratti di corsa che comunque sono numerosi. Ci sono stati ancora un paio di punti critici, dove ho avuto qualche crisi, verso il trentesimo chilometro, ma per fortuna ho recuperato in fretta, anche perché poi da lì c'era un bel tratto dove praticamente si correva e basta. Un tratto strepitoso, tutto un sali-scendi sul Golfo di Trieste…veramente bellissimo! Purtroppo l'ultima fase dell'ultima parte di gara è stata quella che mi è piaciuta di meno perchè ad un certo punto sul percorso convogliano tutte le distanze, e quindi è stato difficile superare chi avevi davanti. In più l'ultima parte era anche la più tecnica se vogliamo, e lì confesso di aver sofferto un po’ perché quando sei costretta ad interrompere il ritmo, poi accelerare per superare e poi di fermarti di nuovo…. e poi i sassi, e devi stare attenta a non inciampare, eccetera. L’arrivo è stato davvero emozionante, con la zona del porto e tutto il resto…davvero percorso studiato molto bene! Ecco, alla fine l’ho chiusa mettendoci circa 40 minuti in meno dell'anno scorso, e per questo sono davvero molto felice! 

 

D - Anche se questa vittoria è arrivata nel nuovo anno, si può dire che sia stata la degna chiusura di un anno comunque positivo per la tua attività?

R - Assolutamente sì, anche se nel 2021 soprattutto nella prima parte dell’anno, molte gare a cui volevo partecipare sono state annullate o rinviate. Ero partita proprio con la Corsa della Bora con un buon quinto posto. Sarebbe andata meglio se non avessi sbagliato strada e quindi perso del tempo prezioso, ma tant’è… Volevo partecipare ad altre gare come la Chianti Ultra Trail a marzo, ma purtroppo non è stato possibile. A giugno una bella soddisfazione con un terzo posto alla Dolomiti Extreme Trail. La svolta però è arrivata quando ho deciso di farmi aiutare nella preparazione da una persona esperta. Devo dire che è cambiato tutto. Quindi ho trovato  questo ragazzo che appunto è un preparatore atletico professionista e devo dire che il cambio di impostazione è stato molto utile. Fino ad allora mi sono sempre auto gestita, ma non sempre si fanno le scelte giuste per allenarsi. Ho imparato ad esempio che bisogna variare l’allenamento, non fare solo e sempre montagna, ma anche pianura, ciclabile, perché comunque devi sempre tenere la corsa allenata. Insomma ho trascorso l’estate con i fine settimana sempre impegnati a prepararmi e infatti così mi ha impostato un allenamento che mi ha fatto fare gare molto lunghe con ottime soddisfazioni. Tutto questo mi ha fatto arrivare abbastanza stanca in autunno, anche se le gare e le soddisfazioni non sono mancate. Diciamo che ho imparato una cosa: nelle gare più corte faccio più “fatica” a piazzarmi, mentre mi sento portata per le gare trail da 50-60 km, le sento di più come mie distanze ideali. Forse perchè sono un “diesel” non riesco magari a partire troppo veloce, ma poi alla lunga recupero!

D - Prossimi obiettivi nella nuova stagione?

R - Intanto sono contenta perchè mi hanno presa per la 80 chilometri della Lavaredo Ultra Trail. Nel frattempo mi sono iscritta alla mezza maratona di Verona, è una mia sfida personale perchè ogni tanto mi piace anche variare…poi vorrei fare la Chianti Ultra Trail da 73 km alla fine di marzo. Per il resto vedremo, ma questi sono gli appuntamenti a cui tengo di più quest’anno.

D - Parlaci un po’ di te. Cosa fai, oltre alla corsa in montagna?

R - Io ho 39 anni, sono sposata e non ho figli, e lavoro in banca. Vivo in provincia di Trento e faccio un lavoro di consulenza finanziaria in banca. Sono stata sempre appassionata dio sport e di montagna, ma il Trail l’ho scoperto soltanto una decina di anni fa, quando sentivo di amici che andavano a fare queste corse nei boschi, e mi sembrava una cosa fuori dal mondo! Ho iniziato quindi così per gioco, ma siccome io sono una che se si dà un obiettivo poi fa di tutto per raggiungerlo, e allora eccomi qui! Mi piace molto e quindi mi impegno al 100%, della serie anche se piove, nevica, o non sto bene, io se devo fare un allenamento lo faccio e non ci piove!! Poi, mi piacciono molto gli animali, soprattutto i cani. Ne ho due, e mi piace, quando posso, portarli in montagna con me anche se con gli allenamenti non è sempre semplice. Anche mio marito è un appassionato di montagna e degli sport correlati, ma purtroppo per ragioni di tempo non riesce a fare molte gare, ma mi accompagna volentieri in qualche allenamento. Facciamo tante cose insieme, anche lo sci di fondo che comunque è uno sport molto complementare, anche per cambiare un po' va benissimo! Diciamo che la mia passione vera è la Natura in generale! 

Condividi articolo